Strumenti a tutela dell’interessato.
L’interessato può far valere il proprio diritto alla protezione dei dati personali secondo modalità di tutela differenziate e graduali.
Una prima fase è affidata all’esercizio dei diritti di cui all’art. 15 e seguenti del Regolamento (UE) 2016/679. Il cittadino può esercitare il diritto di accesso, rettifica, cancellazione, ecc. direttamente nei confronti dei soggetti che trattano i dati a lui riferibili.
L’interessato può presentare apposita istanza al Titolare del trattamento, che deve rispondere alla richiesta, senza ingiustificato ritardo e, comunque, al più tardi entro un mese dal ricevimento della richiesta.
Il Garante ha reso disponibile un modello disponibile al seguente indirizzo: https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1089924&zx=m2ia3q266lgt
Nel caso in cui l’interessato non veda soddisfatte le sue richieste, può rivolgersi al Garante, mediante segnalazione o reclamo. Di seguito le indicazioni per la segnalazione.
La segnalazione
Chiunque può scegliere di inviare al Garante una “segnalazione”. Questa può essere effettuata quando non è possibile presentare un reclamo circostanziato, oppure qualora si intenda indurre il Garante ad effettuare un controllo sull’attività asseritamente illecita di un titolare o sull’eventuale violazione della normativa.
In questo caso il segnalante potrà fornire tutti gli elementi in suo possesso da cui possa evincersi la illegittimità o illiceità del trattamento richiedendo un controllo dell’Autorità. La segnalazione deve essere inviata ai seguenti indirizzi mail: protocollo@gpdp.it oppure protocollo@pec.gpdp.it
E’ possibile inviare segnalazioni anonime?
La segnalazione deve essere presentata da un soggetto identificato. L’Autorità, però, può utilizzare le notizie indicate in eventuali segnalazioni che provengono da un soggetto non identificato – ossia anonime – qualora ritenga di dover avviare controlli su casi nei quali ravvisa il rischio di seri pregiudizi o di ritorsioni ai danni di soggetti interessati dal trattamento, oppure ricorre comunque un caso di particolare gravità.
Esempio quando, per motivi di sicurezza il lavoratore teme delle ritorsioni e chiede di mantenere l’anonimato. Questa modalità, pur accettata dall’Autorità, non esime la stessa, qualora venisse proposto accesso ai documenti amministrativi. Naturalmente, verrà verificato caso per caso, l’interesse e i motivi sottesi alla relativa istanza. Inoltre, verrà verificata la sussistenza di una delle ragioni per le quali il documento può essere sottratto alla conoscibilità del richiedente.
Casi particolari di segnalazione
Per quanto attiene segnalazioni specifiche su revenge porn, comunicazioni indesiderate e cyberbullismo sul sito ufficiale dell’Autorità, vi sono delle pagine tematiche dedicate:
• https://www.gpdp.it/web/guest/temi/revengeporn
• https://www.gpdp.it/telemarketing
• https://www.gpdp.it/cyberbullismo
(fonte Garante Privacy)
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